Trecce in rame

La treccia in rame è utilizzata come conduttore extra flessibile per tutte le necessità di connessioni elettriche compresi collegamenti di potenza, di terra ed equipotenziali.

Nasce dall’impiego di un certo numero di fili elementari di Ø 0,20 mm intrecciati tra loro fino a formare un trefolo.

Più trefoli, intrecciati tra loro, possono costituire una treccia di piccola sezione o ulteriori trefoli secondari che, nuovamente intrecciati tra loro, consentono di ottenere la sezione voluta.

Tre tipologie di treccia in rame:

• PIATTA realizzata partendo dallo stesso procedimento utilizzato per la costruzione di una treccia tubolare ma con successiva operazione di schiacciamento tra rulli fino ad ottenere le dimensioni volute.
  Utilizzabile per connessioni di potenza, di massa ed equipotenziali. In applicazioni di potenza, si ottengono delle connessioni decisamente flessibili che permettono di compensare facilmente disassamenti tra elementi che devono essere collegati tra loro; le trecce piatte, inoltre, consentono un eccellente smorzamento delle vibrazioni indotte, ad esempio, dal collegamento ad un trasformatore.
  A parità di sezione, la treccia piatta garantisce una intensità di corrente decisamente maggiore rispetto al cavo o a una barra di rame.
• TONDA realizzata partendo da trefoli strettamente intrecciati tra loro fino a formare una sezione tonda piena.
  Utilizzabile per connessioni di potenza, di massa e come alternativa al cavo se convenientemente isolata. In questo ultimo caso, rispetto ad un cavo isolato, a parità di sezione consente una intensità di corrente maggiore e, soprattutto, una straordinaria flessibilità.
• TUBOLARE realizzata partendo da trefoli di piccola dimensione intrecciati tra loro fino a formare una struttura tubolare, cava al proprio interno. Utilizzabile quale guaina di protezione per cavi elettrici inseriti all’interno della treccia stessa; consente schermatura e protezione degli stessi da interferenze e/o disturbi.